Ponte con Srebrenica
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INSERITO NEL PROGETTO NAZIONALE IN GEMELLAGGIO CON SU18 PAVIA
Scienza under 18 Pescara per l’Abruzzo in collaborazione con l’Associazione Mila donnambiente intende promuovere lo sviluppo del progetto SU18 tramite la realizzazione di gemellaggio e cooperazione con scuole di ogni ordine e grado della città bosniaca di Srebrenica, vittima di genocidio nel 1995 (fase conclusiva della guerra balcanica).
La proposta intende avvalersi della rete di relazioni che , fin dal 2007, va costruendo, in quella sfortunata località, il progetto italo-bosniaco “Adopt- Srebrenica”, di cui sono capofila la Fondazione Langer di Bolzano e l’associazione bosniaca Tuzlanska Amica e col quale, da sempre, collaborano l’Associazione Miladonnambiente e anche il Comune di Pescara.
Il progetto, il cui obiettivo prioritario è quello di impedire la dimenticanza del genocidio di Srebrenica e delle donne e dei ragazzi sopravvissuti alla strage, ha già consentito di aprire una sede locale di giovani dei diversi gruppi etnici, per offrire servizi alla popolazione e avviare un percorso di documentazione sulla memoria e di rinata convivenza.
Il Centro Giovani di Srebrenica, dotato di alcuni computer e collegamento skype, potrebbe quindi divenire anche lo strumento operativo per costruire relazioni con gli insegnanti e gli studenti del paese, che vede la presenza di ogni ordine di scuola.
La rete Su18 ritenendo che l'educazione scientifica e la scienza ,quale espressione di un sapere in continuo divenire, luogo delle idee e del loro superamento dove la certezza delle verità immutabili non trova spazio, possano e debbano contribuire allo sviluppo della formazione di una coscienza critica ha l’obiettivo di avvicinare i ragazzi alla scienza promuovendo la comunicazione e la “partecipazione” per cooperare a costruire una società della conoscenza efficace laica e democratica .
Quindi attraverso la scienza Su18 non solo allargherebbe la sua esperienza specifica nel territorio europeo, ma realizzerebbe momenti di solidarietà fondamentale per ragazzi costretti a vivere in luoghi da ricostruire materialmente e socialmente e così tanto segnati dal dolore, permettendo – tramite scambi attivi tra studenti italiani e bosniaci – la possibilità di vivere un’esperienza umana di spessore difficilmente eguagliabile e preziosa per la nascita di un’Europa dei popoli e non solo degli euro.
Modalità di “gemellaggio”:
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tramite Skype svolgere attività laboratoriali
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“insieme” ai compagni di Pescara e Pavia
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nel realizzare materiali multimediali(cortometraggi- multimedia da esporre alla manifestazione di maggio in tutte e tre le sedi)
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scambi di gruppetti di alunni tra le varie sedi