25 Settembre 2015 - NUTRIAMO LA RICERCA

NUTRIRE LA SCIENZASCIENZA DA GUSTARE

(Il sapere scientifico dai banchi di scuola alla società) 


La società contemporanea si fonda sulla cultura e sulla conoscenza scientifica, quali fattori dinamici alla  base del cambiamento sia della vita materiale, sia della percezione del mondo di ciascun individuo. In tale contesto, particolare attenzione bisogna dare ai protagonisti sociali coinvolti nel processo di apprendimento di conoscenze scientifiche: le nuove generazioni. L’obiettivo che la scuola deve perseguire per costruire una società della conoscenza efficace laica e democratica è quello di avvicinare i ragazzi alla scienza promuovendo la “partecipazione” alla conoscenza scientifica.  Il filo conduttore, lo stimolo che ci unisce e motiva la nostra presenza in questo contesto è la riflessione che i” luoghi dell’istruzione” sono fondamentali per l’incontro tra le generazioni. E’ basilare che il Paese intero riconosca priorità ai processi dell’istruzione e della formazione globalmente considerati, riconoscimento che è l’espressione di una necessità vitale e indifferibile.

Le conoscenze e competenze che si dovrebbero acquisire negli anni di scuola sono fondamentali per proseguire gli studi, ma purtroppo sono spesso disattese. L’alunno deve trovare un significato in ciò che deve fare, deve poter collegare quanto va apprendendo al suo vissuto, alle sue esperienze, alle conoscenze che è andato costruendosi nel tempo (conoscenze tacite), legando le nuove informazioni con ciò che già conosce collegando). Nella scuola del successo formativo, per rendere gli alunni i protagonisti della propria conoscenza bisogna porli nella condizione di essere curiosi, di riflettere sul proprio pensiero e di porre continue domande a cui dovranno trovare le risposte e poi confrontare il loro pensiero con quello di altri compagni e dell’insegnante. Il filo conduttore comune sarà la metodologia didattica basata sulla costruzione di competenze attraverso un apprendimento attivo in cui l'alunno, al centro dell'azione didattica, sarà coinvolto in attività laboratoriali in cui affronterà situazioni problematiche, per far sì che i processi di apprendimento siano più efficaci e, attraverso l'educazione allo spirito critico, anche eticamente orientati. Il filo conduttore lo stimolo che ci unisce e motiva la nostra presenza i n questo

contesto è che non si può più procedere “per sommatoria” accatastando l’uno sull’altro, in modo casuale e senza un disegno preciso e un progetto coerente, “pezzi” di formazione diversi. Occorre invece procedere con una politica sottile di intersezione, di incastro, organizzando e mettendo in pratica processi formativi basati sul confronto tra prospettive diverse e sperimentando, anche nell’ambito di questi processi, strategie di interazione complesse, quindi …..dai banchi di scuola verso le lauree scientifiche.
Carla Antonioli

 

 

 

 

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